Palermo, via Colantuono
Ballardini nuovo allenatorePrimo esonero in serie A, dopo una sola giornata. Zamparini ha sollevato dall'incarico il tecnico, già esonerato e poi richiamato la scorsa stagione, dando fiducia all'ex Cagliari
Stefano Colantuono, esonerato dal Palermo. LaPresse
PALERMO, 4 settembre 2008 - Adesso tutto è chiaro. Ecco perché Maurizio Zamparini aveva fatto posticipare la conferenza stampa dell’unico acquisto fatto sul gong del mercato, Davide Succi dal Ravenna, e l’aveva rimandata a questa mattina. Perché voleva esserci. Voleva dirlo direttamente lui a stampa e televisioni, ovvero a tutta Palermo, il perché del secondo esonero di Stefano Colantuono dalla panchina del Palermo.
I PERCHE’ - Ieri, in un’intervista a Primaradio, aveva già ampiamente criticato l’operato del tecnico romano indicando quali sarebbero state per lui le mosse giuste per affrontare l’Udinese: "Io avrei fatto giocare – aveva detto – Miccoli e Cavani di punta con un trequartista dietro per aiutare di più il centrocampo". Per la verità, nella stessa intervista, aveva anche parzialmente rassicurato il tecnico dandogli una sorta di ultimatum in vista della gara con la Roma, il 13 settembre, nell’anticipo della seconda di campionato: "Non dormo da due notti, vorrei che Colantuono rimanesse a lungo con noi, ma dopo i k.o. con Portogruaro (amichevole estiva), Ravenna (coppa Italia) e Udinese contro i giallorossi dovrò tirare le somme". Parole che non devono essere piaciute a Colantuono.
PAGO QUINDI PRETENDO - Evidentemente il friulano però, alla terza notte difficile, non ha voluto o saputo aspettare tanto ed ha concesso all’ex tecnico del Cagliari Davide Ballardini questi dieci giorni di preparazione per far fruttare le migliorie indispensabili per tornare a vedere una squadra valida e motivata: "Penso – diceva ancora ieri il friulano – di aver costruito il miglior Palermo da quando sono in Sicilia e anche se la preparazione precampionato è stata svolta male io pago, quindi pretendo di avere giocatori pronti sin dall’avvio del campionato".
ECCO BALLARDINI - Colantuono va via da Palermo per la seconda volta dall’inizio della sua turbolenta storia con Zamparini. Già nel novembre del 2008, dopo neanche tre mesi dall’avvio dello scorso campionato, era stato esonerato dopo il clamoroso 0-5 esterno con la Juventus. Decisione presa d’impulso come confermò la successiva telefonata di qualche mese dopo nella quale Zamparini ammetteva l’errore, mandava a casa per la quinta volta Guidolin, e riprendeva il romano. Ma il disastroso avvio di stagione ha prodotto l’ennesima sterzata zampariniana verso un nome nuovo (a quanto pare peraltro con Guidolin il contratto, scadenza 2009, sarebbe stato rescisso e quindi un milione di euro verrebbe risparmiato), Ballardini, che l’anno scorso prese il Cagliari in cattivissime acque e con nove vittorie lo condusse alla salvezza. Al Barbera perse 2-1, ma evidentemente il gioco espresso dai rossoblu entusiasmò Zamparini che in questi giorni d’insonnia avrà rivisto le immagini di quel Cagliari scegliendo il ravennate (un altro, dopo Succi) per la guida rosanero.
Aldo Cangemi - Gazzetta.itZamparini guarda avanti:
"Ballardini una scommessa"Il presidente del Palermo: "Sul mercato c'erano Ballardini e Novellino, ho scelto l'ex tecnico del Cagliari perchè è una scommessa, un tecnico giovane che mi ha convinto al primo colloquio". Ha firmato un contratto annuale
Maurizio Zamparini, patron del Palermo. Ansa
PALERMO, 4 settembre 2008 – Un uomo solo al comando. Maurizio Zamparini. Della triade estiva che aveva ricostruito partendo da zero (dodici acquisti e sei cessioni super) il Palermo, è rimasto solo lui. Fuori Rino Foschi, lo storico d.s, cacciato via anche Stefano Colantuono, il tecnico del progetto che in tre anni avrebbe dovuto riportare i rosanero in zona Champions League.
DECIDO IO - “Mi assumo tutte le responsabilità per una scelta fatta soltanto da me. L’ho presa ieri sera dopo due giorni di meditazioni e consultazioni con mezza Italia ma l’ho comunicata stamattina sia a Colantuono che a Sabatini il quale si è arrabbiato perché dice che non c’era motivo di prenderlo visto che poi decidevo io. Ma lui è qui solo da un mese, questa decisione toccava a me”. Via il romano, tocca al romagnolo: “Ballardini (per lui, contratto annuale, ndr), ve ne accorgerete, è uno con le palle come me, un romagnolo naif e spregiudicato. Una scommessa, un tecnico giovane che mi ha convinto al primo colloquio”. Sul ravennate pesa però già da subito una spada di Damocle: “Perché ho scelto lui? Perché sul mercato c’erano soltanto lui e Novellino. Sa che tipo sono, ora tocca a lui dimostrare che il Palermo è una squadra valida, da Uefa”.
PERCHE’ L’ESONERO - Tante le stilettate del presidente friulano a Colantuono: “Mi ha fatto vergognare con Portogruaro, Ravenna e Udinese, più per la prestazione che per il risultato. Mi chiedeva giocatori nuovi dicendomi che l’organico non era da Uefa ma io ho speso tanto e per me questo è il miglior Palermo degli ultimi anni”. Parecchie liti col romano, l’ultima sabato mattina: “Prima della gara con l’Udinese abbiamo avuto uno scontro, gli ho detto che Jankovic non avrebbe dovuto giocare e invece lui l’ha schierato. Poi, in campo, si è visto chi aveva ragione. Adesso a Ballardini chiedo di proseguire il progetto iniziato con Colantuono perché non mi accontento dell’Uefa anche se con la Roma abbiamo l’80% di possibilità perdere”.
LAVORARE E SORRIDERE - In dieci giorni Davide Ballardini dovrà trasformarsi in mago, prendere la bacchetta magica e far tornare il sorriso a Zamparini: “Ha detto che mi ha preso perché sul mercato eravamo solo in due? Beh, che dire, il presidente è schietto comunque lo ringrazio per la scelta fatta. Ci tengo però a dire che dovunque io abbia lavorato mi hanno sempre richiamato, quindi le società apprezzano il mio lavoro. Inutile fare proclami, i giocatori li conosco solo sul campo. Voglio prima conoscere tutti dal punto di vista umano. Le critiche del presidente? Io sono concentrato solo sul mio lavoro, Palermo è una realtà importante e sono onorato di lavorarci”. Il momento è nero: “Siamo solo all’inizio, bisogna solo lavorare seriamente e serenamente. Dobbiamo essere tutti contenti e coinvolti dal progetto”.
Quest'anno battera' il record di allenatori
